Les fouilles, commencées en 2005, devaient se terminer en 2023. Mais l’équipe d’archéologues de l’UCLouvain a trouvé récemment la raison de la présence de cette villa dans la campagne toscane et elle va donc poursuivre ses recherches […]
La Villa d’Aiano dans la Gazzetta di Siena
Di Leonardo Antognoni –
Abbiamo intervistato il professor Marco Cavalieri, direttore artistico dello scavo, per parlare del Prix Clio e del passato e del futuro della villa tardoantica
Una commissione scientifica indipendente ed internazionale ha attribuito alla ricerca archeologica in corso presso la villa tardoantica di Aiano il terzo premio nel prestigioso “Prix Clio pour la recherche archéologique” (il “Premio Clio per la ricerca archeologia”). Abbiamo incontrato il direttore scientifico degli scavi, il professor Marco Cavalieri, docente di archeologia romana e antichità italiche dell’Université catholique de Louvain (l’Università cattolica di Lovanio, in Belgio) per parlare di questo prestigioso riconoscimento, un premio internazionale rivolto ai progetti scientifici nei paesi francofoni, quali la Francia, il Belgio, la Svizzera, il Canada e non solo, e per approfondire la storia della villa di Aiano e le prospettive a breve e a medio-lungo termine per la villa stessa, con il progetto di fare del sito una zona fruibile in ogni momento dell’anno da parte dei visitatori.
“Una giuria internazionale e assolutamente indipendente ha valutato l’integrazione fra lo scavo archeologico, cioè la solidità scientifica del nostro lavoro, e la capacità di preservare il dato archeologico e di comunicarlo al grande pubblico” ha spiegato il professor Cavalieri.
Il direttore scientifico di scavo è a capo di un gruppo di lavoro italo-belga che collabora con il Comune di San Gimignano, dove si trova la villa di Aiano, e la competente Soprintendenza archeologica per le province di Siena, Grosseto e Arezzo. “Con qualche interruzione, stiamo portando avanti questo lavoro di squadra dal 2005 e con questo premio è stato riconosciuto il carattere esemplare del nostro scavo per la comunità scientifica”.
Se lo scavo è partito nel 2005, il contesto archeologico è conosciuto almeno dagli anni Trenta del XX secolo, citato anche da Ranuccio Bianchi Bandinelli. “Il sito ha destato la mia attenzione perché i materiali che emergevano, attraverso le arature o quelli raccolti dalle associazioni archeologiche locali, come quella archeologica di San Gimignano, mostravano una forchetta cronologica che abbraccia vari secoli: dall’età Ellenistica (IV-III sec a.C) e fino al VII d.C.” ha proseguito Cavalieri.
Nel corso dell’intervista il docente dell’università di Lovanio ha illustrato le difficoltà dello scavo, dovute anche alla pandemia, le modalità di intervento e la struttura architettonica; le collaborazioni in atto, come quella con il Cnr di Roma per una restituzione in 3D della villa. “Saremo sul sito per una parte del mese di luglio e per una parte del mese di agosto, con cinque campagne di scavo. Abbiamo intenzione di organizzare con il Comune, come facevamo in tempi pre-pandemici un’open day, un giorno di apertura al pubblico che sarà domenica 7 agosto”.
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L’UCLouvain découvre une villa de l’Antiquité (Focus on Belgium, 2019)
Des équipes de recherche de l’UCLouvain ont permis de découvrir une immense villa de la fin de l’Antiquité, en Toscane.
C’est à San Gimignano, en Toscane, qu’a eu lieu cette découverte. Il aura fallu 13 étés pour permettre au professeur Cavalieri et ses équipes de faire sortir de terre la villa d’Aiano-Torraccia di Chiusi. Cette immense villa de 10 000 m² avait été étudiée pour mieux comprendre le monde de la fin de l’Antiquité et le passage du paganisme au christianisme.
Une villa toscane de l’Antiquité tardive sortie de Terre (ScienceToday, 2019)
Durant 13 étés, Marco Cavalieri, professeur d’archéologie romaine à l’UCLouvain, et son équipe ont réalisé des fouilles près de la ville de San Gimignano en Toscane. Ils ont révélé petit à petit l’existence d’une immense villa datant de l’Antiquité tardive. D’ici 2021, un parc archéologique et un musée mettront en lumière ce long travail de fouilles.
Nous sommes à San Gimignano, en Toscane, à 80 km de la mer tyrrhénienne, à 60 km au sud de Florence et à 30 km au nord de Sienne. C’est ici que depuis 2005, presque chaque année, en plein cœur de l’été, Marco Cavalieri, professeur d’archéologie romaine et chercheur à l’Institut des civilisations, arts et lettres (INCAL) de l’UCLouvain, et son équipe, réalisent des fouilles archéologiques. Leur objet d’étude ? La gigantesque villa d’Aiano-Torraccia di Chiusi de 10.000 m². Le plongeon temporel rendu possible grâce à ces fouilles ? Des premières phases de la romanisation (Ier siècle av. J.-C.) à l’Antiquité tardive (IVème et Vème siècles ap. J.-C.), jusqu’au Haut Moyen-Age (VIème et VIIème siècles ap. J.-C.).